PESARO – Un catasto informatizzato consultabile dagli operatori, un numero telefonico gratuito dedicato, uno sportello in grado di gestire le procedure ed un sito web istituzionale contenente le informazioni e la modulistica necessaria per gli adempimenti previsti. Sono solo alcuni degli strumenti che verranno messi in campo a breve dalla Provincia di Pesaro e Urbino in seguito alla nuova legge regionale 19 del 30 aprile scorso, relativa al “bollino verde” per gli impianti termici e di condizionamento.
In un protocollo d’intesa stilato tra il presidente Daniele Tagliolini e le associazioni dei consumatori e delle imprese, oltre a ribadire i valori ed i principi ispiratori delle nuove norme (tra cui sicurezza degli impianti, risparmio energetico e riduzione delle emissioni in atmosfera) si è puntato su un diverso e più proficuo rapporto tra utenti e imprese, con regole più chiare sulle manutenzioni (indicazione dei corrispettivi massimi per le diverse operazioni), contenimento dei costi e agevolazioni nei confronti delle famiglie con difficoltà economiche, ma anche lotta all’abusivismo. Le leggi nazionali e regionali hanno affidato il servizio ispezioni alla Provincia, che lo gestirà direttamente attraverso personale interno appositamente formato, incaricato di svolgere i controlli e accertare l’effettivo stato di manutenzione e di esercizio.
Da parte loro, le associazioni dei consumatori e delle categorie economiche e di impresa si sono impegnate a fornire tutte le informazioni utili ai controlli, così come ad eseguire quanto previsto dalla campagna informativa della Provincia che partirà il primo ottobre. Intanto, sul sito della Provincia www.provincia.pu.it/energia/impianti-termici è stato inserito il modulo di adesione al protocollo che gli operatori del settore dovranno obbligatoriamente sottoscrivere per poter effettuare le certificazioni di efficienza energetica.
Nell’ottica di una gestione chiara e trasparente, nel protocollo è stata prevista anche la creazione di una Commissione tecnica a cui parteciperanno tutte le organizzazioni delle imprese e le associazioni dei consumatori.