Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

Berlusconi e le tre nuove tasse per i cacciatori

Tante promesse… ma solo vessazioni. È stato inattendibile anche con il mondo venatorio il premier Silvio Berlusconi che...

Tante promesse… ma solo vessazioni. È stato inattendibile anche con il mondo venatorio il premier Silvio Berlusconi che, dopo aver più volte assicurato tagli alle tasse e provvedimenti per aumentare le specie cacciabili, allungare i periodi di caccia e facilitare l’accesso agli Ambiti territoriali, quando si è trattato di passare dalle parole ai fatti, ha riservato un’incredibile sorpresa ai “seguaci” di Diana: non uno, ma ben tre “balzelli” in più per poter esercitare questa pratica, che ha tradizioni antiche e nuove attenzioni al volontariato in difesa della natura.

 

Nell’ordine: è stata introdotta per tutti una visita medica obbligatoria per la revisione dell’idoneità psicofisica all’uso delle armi (spesa circa 50 euro); sono aumentate sia le tasse di concessione governativa sia quelle di concessione regionale (per un totale di 58 euro in più) legate al rinnovo annuale delle licenze. Ma non è finita: è stato proposto persino di ridurre il periodo di validità dei “tesserini” da 6 a 3 anni con un conseguente raddoppio delle spese per i cacciatori.

 

In questi cinque anni di governo Berlusconi, insomma, c’è stato un costante aumento dei costi per esercitare l’attività venatoria, un’attività codificata dalle normative internazionali. E la vessazione risulta ancora più ingiusta se si pensa che la “categoria” è formata prevalentemente da pensionati, agricoltori, operai, impiegati.

 

A nulla sono serviti i tentativi di fermare questi assurdi provvedimenti: ho scritto lettere, ho inviato richieste di incontro, numerosi sono stati i solleciti. Il premier Berlusconi e i suoi ministri sono andati dritti per la loro strada senza tenere in nessun conto le conseguenze penalizzati che avrebbe avuto una misura di questo tipo.

 

E poi la riduzione fiscale doveva essere il punto forte del programma del centrodestra…

 

 

 

senatore Palmiro Ucchielli

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