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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Bagno di folla per il debutto del festival della felicità

Ricci e Giovannini: «Nuovi indicatori del benessere testati a Pesaro e Urbino dal 2012»

URBINO –  Buona la prima. L’ “ombrello” permanente di flash e telecamere che segue i passi di Matteo Ricci, Enrico Giovannini e Nando Pagnoncelli, nel giorno del debutto del festival della felicità, segna la dimensione, anche mediatica, dell’evento. E così il regista, il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, può sorridere: «E’ abbastanza scontato dire che oggi sono “felice” - scherza in mattinata, aprendo l’affollata tavola rotonda Upi-Istat “Misurare e progettare il benessere in tempo di crisi” nel Collegio Raffaello di Urbino -. Ma attenzione: la nostra non è una trovata comunicativa. Dietro c’è il diritto alla ricerca della felicità. Che se non viene totalmente determinato dalle scelte della pubblica amministrazione, può essere però condizionato positivamente o negativamente  dalla politica e dagli amministratori». In sostanza: « C’è una sfera pubblica di felicità? Io penso di sì: è il bene comune. Per questo, nonostante le grandi difficoltà della quotidianità, bisogna alzare lo sguardo, ritrovare un senso di marcia». Traduzione: «Mettere in campo una visione nuova ed edificare un nuovo modello di sviluppo. Che oggi noi articoliamo con il nostro Piano Strategico. Non è filosofia: parliamo di leve urbanistiche e servizi, l’architrave è il Ptc. Sono gli strumenti concreti che abbiamo a disposizione per lo sviluppo della comunità». Perché l’obiettivo non è tenuto nascosto: «Non saremo mai – incalza Ricci - la provincia più ricca d’Italia. Ma abbiamo l’ambizione di diventare il territorio leader nella qualità della vita. Magari non ci arriveremo, ma intanto imbocchiamo una strada. E diciamo chi siamo e dove vogliamo andare. E’ una sfida culturale, che può essere estesa al Paese intero». I nuovi indicatori del benessere si misureranno a Pesaro e Urbino. «Proprio la collaborazione scientifica con l’Istat conferisce autorevolezza al progetto». Il presidente dell’Istituto nazionale di statistica Enrico Giovannini cita Keynes, Platone, Comte, poi ripercorre il percorso verso il Benessere equo e solidale «che parte da lontano, con il lavoro dell’Ocse e della commissione Stiglitz». E aggiunge: «Lo stato dell’arte in Italia? C’è una sinergia con il Cnel  per definire i nuovi domini del benessere. All’interno dell’Istat è nata una commissione scientifica. E in questo senso, la collaborazione con Pesaro e Urbino è fondamentale, perchè dal 2012 testeremo i questionari delle nostre rilevazioni per aggregare i dati». Non solo Pil, dunque: «Anche salute, conoscenza, lavoro, libertà, relazioni interpersonali. Ed equità e sostenibilità in chiave intergenerazionale». La strada da fare insieme è tracciata e rafforzata dagli interventi della mattinata, dal sindaco di Urbino Franco Corbucci al presidente Upi  Giuseppe Castiglione, passando per il rettore dell’università di Urbino Stefano Pivato, il presidente Upi Marche Patrizia Casagrande, il presidente Unioncamere Marche Alberto Drudi, il presidente della Provincia di Potenza Pietro Lacorazza, il portavoce della campagna “Sbilanciamoci!” Giulio Marcon, l’urbanista dell’università di Catania Paolo La Greca. Nella sessione pomeridiana, tra gli altri, spiccano il presidente Cnel Antonio Marzano e il direttore Censis Giuseppe Roma. Mentre Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos, presenta il sondaggio “Gli italiani e la felicità”, realizzato in esclusiva per il festival.

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