Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Arte contemporanea ispirata dal sacro

PROGETTO SPAC, nuovo itinerario espositivo al Convento del Beato Sante di Mombaroccio

Un nuovo e decisivo passo avanti per il progetto Spac, il Sistema provinciale di arte contemporanea, lanciato qualche mese fa dall’assessorato ai Beni e alle Attività culturali – Editoria della Provincia per dare vita a un “museo diffuso” che riunisca in un unico itinerario i principali centri espositivi del territorio. Il primo anello di questa sorta di “catena” dell’arte provinciale è il Convento del Beato Sante di Mombaroccio, arricchito di recente dalla donazione di oltre 300 opere tra pittura, grafica e scultura della collezione Padre Stefano Troiani dell’Ordine dei Frati Minori della Provincia Picena San Giacomo della Marca, affidate alle cure e agli studi dell’Amministrazione provinciale.

Ora che il lavoro di catalogazione è quasi ultimato, un estratto di 50 opere a soggetto religioso verrà esposto nelle sale del convento, sede permanente della collezione. La mostra si intitola “Ispirazioni del sacro – Arte contemporanea al Beato Sante” e sarà inaugurata venerdì 10 agosto alle 19,30 dal presidente della Provincia Palmiro Ucchielli e dall’assessore ai Beni e alle Attività culturali Paolo Sorcinelli, affiancati dai curatori Armando Ginesi, Roberta Ridolfi e Luca Sguanci (che si è occupato della catalogazione).

Il percorso espositivo si divide in tre sezioni: “Il volto di Cristo”, dedicato alle crocifissioni e alle deposizioni, “I Frati francescani” e le “Immagini devozionali”. Spiccano nomi di maestri come Trubbiani, Consorti, Fazzini, Generali, Panni, Delle Rose, Nobili, Batocco che testimoniano il permanere della validità della tematica sacra nell’espressività contemporanea.

In particolare il critico d’arte Armando Ginesi richiama due documenti, di Papa Paolo VI (1964) e Giovanni Paolo II (1999), con i quali «si è saldata la frattura che si era determinata tra la Chiesa e l’arte (perciò anche tra la trattazione dei temi sacri e gli artisti) all’inizio del processo di secolarizzazione delle società europee, incominciato sotto il profilo ideologico nella seconda metà del Settecento e protrattosi fino al XX secolo. I due documenti, inoltre, hanno facilitato l’avvio di una nuova politica di “buon vicinato” tra la chiesa e l’arte contemporanea, ma, cosa più importante, il reinserimento della problematica sacra nelle poetiche degli autori».

«La superficie è solo lo strato vulnerabile di un’opera d’arte – scrive il critico Roberta Ridolfi – l’essenza, il significato, il motivo ispiratore è un qualche cosa che ha indissolubilmente a che fare con l’anima e una “sacra” ricerca interiore. La sezione d’arte di questo “Sistema provinciale di arte contemporanea” mette in luce un ruolo nuovo e poco conosciuto dell’arte contemporanea, un ruolo di grande dedizione verso certa spiritualità, nella ricerca della bellezza, della grazia, dell’armonia».

L’inaugurazione sarà accompagnata da intermezzi musicali del Gruppo corale Sassocorvaro – Montefeltro e del Quintetto di Clarinetti “J. Denner”.

torna all'inizio del contenuto