«Corriamo come il vento? Se si tiene conto che in genere i piani regolatori hanno tempi lunghissimi, questo mi sembra proprio un gran bel complimento». Così il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, in apertura del consiglio di lunedì mattina, ha risposto al presidente della commissione urbanistica Graziano Olivieri (Democrazia europea) che chiedeva «maggiore approfondimento nella discussione dei Prg dei Comuni, perché la qualità dello sviluppo va tenuta sotto controllo, anche per un maggiore equilibrio tra costa e aree interne».
L’assemblea era chiamata a votare le varianti ai piani regolatori di Montelabbate, Sant’Angelo in Lizzola e Lunano. Tre aree strategiche per l’espansione delle zone produttive e residenziali.
«In questo caso, come per tutti gli altri 46 strumenti urbanistici approvati, il lavoro della Provincia è stato attento e minuzioso – ha sottolineato Ucchielli – Si è valutata in primo luogo la coerenza delle previsioni con il nostro Ptc, il Piano territoriale di coordinamento. Negli uffici tecnici prima, poi nelle commissioni consiliari e in giunta è stata esaminata con cura la qualità tecnica e scientifica degli elaborati. Alle spalle del voto del consiglio c’è un iter assai complesso e articolato. Il lavoro è stato lungo, quindi affermare che abbiamo “corso come il vento” è una bella attestazione di merito. Anche perché quando avremo finito questa operazione saremo una delle poche Province d’Italia ad avere 67 Prg per 67 Comuni».
E il voto unanime del consiglio provinciale ha approvato, con modifiche, prescrizioni e suggerimenti, la variante generale al Prg del Comune di Montelabbate e a quello del Comune di Sant’Angelo in Lizzola, e ha dato l’ok definitivo alla variante parziale al Prg del Comune di Lunano.
«Una tappa decisiva - ha commentato Ucchielli - proprio per l’importanza strategica di queste aree per lo sviluppo del nostro territorio. Qui risiedono infatti distretti industriali in espansione, che danno lavoro ai giovani, e stanno nascendo nuove zone residenziali dove i prezzi delle case sono ancora contenuti. Ora, grazie al via libera del consiglio, possono realizzarsi insediamenti e infrastrutture che, per quanto riguarda in particolare Montelabbate e Sant’Angelo in Lizzola, dovranno configurare quella che diventerà la quarta città della provincia, dopo Pesaro, Fano e Urbino».