Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Nicoletta Giorgetti

Animali da affezione: “Ci vuole più responsabilità”

Due i progetti, che partiranno a breve, per la tutela di cani e gatti e la prevenzione del randagismo

PESARO. Si è aperto con un dato confortante l’incontro sulle “Norme in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo” ospitato, questa mattina, nella Sala Pierangeli di via Gramsci: nel secondo semestre del 2007 l’affido dei cani è aumentato, a Pesaro, del 44%.

“E’ un dato emblematico – ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Pesaro e Urbino, Graziano Ilari, che ha aperto i lavori – che testimonia una maggiore sensibilità delle persone nei confronti degli animali domestici. Anche se, purtroppo, non è ancora abbastanza. A fianco di chi si rivolge al canile comunale per adottare un cane, ci sono tanti altri che, nello stesso momento, il cane lo abbandonano o che lo lasciano libero di scorrazzare in giro, pur avendolo registrato correttamente”.

L’appello dell’assessore Ilari, a cui hanno fatto da eco le raccomandazioni dei responsabili dei Servizi di veterinaria delle Asur di Pesaro, Fano e Urbino, quelli delle associazioni di volontariato animaliste e i rappresentanti delle forze dell’ordine (è loro il triste compito di raccogliere i randagi, insieme agli addetti del Comune), tutti presenti alla riunione, è deciso. E accorato: “Registrate il vostro cane – l’invito è rivolto chiaramente ai cittadini – con il microchip e l’iscrizione all’anagrafe canina. E’ un atto, di responsabilità, semplicissimo e con un costo complessivo di soli 16 euro. E, soprattutto, non abbandonate i cani: non si tratta soltanto di un comportamento immorale, ma occorre tener conto di un altro elemento. Non dimentichiamo che per ogni cane abbandonato il Comune, che ha la responsabilità del ritrovamento dell’animale e del suo ricovero nel canile, deve sostenere dei costi che, indirettamente, gravano anche sui cittadini”.

Da una parte l’invito ad “una responsabilità crescente, sia per il rispetto delle norme che tutelano gli animali da affezione, sia da un punto di vista sociale ed umano”, dall’altra l’annuncio di “due importanti progetti – ha spiegato Ilari – che partiranno a breve: il primo, biennale, interessa la prevenzione del randagismo degli animali da affezione, in particolare delle colonie feline, e può contare su un contributo della Regione Marche pari a 25mila euro per ciascuna delle 4 Province. L’altro è, invece, un progetto pilota che vede protagonista la sola Provincia di Pesaro e Urbino, cofinaziato con la Regione per un importo pari a 20mila euro, e consiste in un’attività di verifica e ricognizione delle norme e delle strategie di intervento, a livello locale, in materia di randagismo e tutela degli animali da affezione”.   

Interessanti, tra gli altri, alcuni dati in possesso delle Asur locali e riferiti al secondo semestre 2007. Dati che testimoniano una positiva, anche se modesta, inversione di tendenza: a Pesaro su 131 cani ricoverati nei canili, 72 sono stati quelli restituiti, poiché dotati di microchip e dunque regolarmente registrati. I randagi sono diminuiti anche a Fano: su 56 cani, 21 sono risultati figli del randagismo, 35 quelli di proprietà.

In aumento anche la registrazione delle colonie feline, nonostante le numerose sterilizzazioni (il dato è dell’Asur di Pesaro), mentre restano le difficoltà legate all’anagrafe canina, per cui gli addetti ai lavori auspicano una maggiore omogeneità, attraverso la creazione di un’anagrafe nazionale e non più soltanto regionale, come avviene tuttora.

 

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