Provincia di Pesaro e Urbino

Seguici su:

Comunicati stampa |
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Anche il mondo agricolo al “Marche day”. Ricci: “Bene le azioni della Regione per i danni all’agricoltura”

Il presidente della Provinciali Pesaro e Urbino e il vice presidente della Regione Marche Paolo Petrini hanno incontrato le associazioni del settore. Danni per oltre 50 milioni di euro

PESARO – Piena adesione dal mondo agricolo alla manifestazione del 21 marzo a Roma (“Marche day”) per sollecitare attenzione e aiuti concreti dopo gli enormi danni causati dal maltempo sul territorio. In un incontro in Provincia, il presidente Matteo Ricci ed il vice presidente della Regione Marche e assessore all’Agricoltura Paolo Petrini hanno fatto una ricognizione dei danni del comparto insieme alle associazioni agricole del territorio e ai rappresentanti dei Centri di assistenza agricola.

Ad oggi, sono circa duemila le segnalazioni di danni, documentati con foto e perizie, per un importo che supera i 50 milioni di euro. Gli agricoltori hanno chiesto la massima semplificazione e celerità nell’accertamento, ma anche la possibilità di contare su risorse certe e percorsi più agevoli per l’autorizzazione alla costruzione di stalle e fienili. Un accorato appello è stato rivolto dalle associazioni al sistema creditizio, affinché venga favorita e aiutata la ricostruzione con prestiti agevolati.
Tre le priorità individuate: la zootecnia (che rischia di pagare un conto salatissimo nelle aree interne del territorio), la viabilità interpoderale e la produzione olivicola.

Petrini e Ricci, ringraziati dalle associazioni per la sensibilità e l’impegno dimostrati, hanno evidenziato le risorse di cui ci si intende avvalere: Fondo di solidarietà nazionale, Piano di sviluppo rurale regionale, possibili sgravi nella restituzione dei crediti, proroghe di scadenze fiscali e burocratiche, esenzioni Imu per i beni strumentali, maggiori agevolazioni per il carburante agricolo.

L’impegno degli amministratori è stato anche quello di “fare sistema”, coinvolgendo gli istituti di credito e tutti gli enti preposti affinché si prenda coscienza che la neve, capace di rendere il paesaggio incantato, quando supera i tre metri rovina e può uccidere un intero sistema produttivo per anni. Non a caso è stato chiamato “terremoto bianco”.   

torna all'inizio del contenuto