Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Anche i Comuni firmano il “Protocollo antiviolenza”, si allarga la “rete” a sostegno delle donne

L’assessore provinciale alle Pari opportunità Daniela Ciaroni ha sottoscritto il documento insieme ai presidenti dei sei Ambiti territoriali. “Nessuna deve sentirsi sola di fronte a questo fenomeno”

PESARO – Anche i Comuni, attraverso gli Ambiti territoriali sociali, sono entrati a far parte della “rete antiviolenza” messa in campo fin dal 2008 dalla Provincia insieme a forze dell’ordine, servizi sociali e sanitari, Ufficio scolastico provinciale e Consigliera di parità.

In un incontro in sala giunta, l’assessore provinciale alle Pari opportunità Daniela Ciaroni ed i rappresentanti dei sei ambiti territoriali (Gloriana Gambini a nome del sindaco Luca Ceriscioli per l’ambito 1, Massimo Ciabocchi per l’ambito 3, Maria Clara Muci per l’ambito 4, Michele Maiani per l’ambito 5, Davide Del Vecchio per l’ambito 6 e Paride Prussiani per l’ambito 7 in rappresentanza del presidente Maurizio Pelagaggia) hanno firmato il “Protocollo per la definizione di strategie e azioni d’intervento in materia di contrasto e prevenzione della violenza nei confronti delle donne”.

“L’ingresso dei Comuni nella rete antiviolenza – ha spiegato l’assessore Daniela Ciaroni - è un importante passo in avanti, frutto di un lavoro di comunicazione con le amministrazioni locali su un fenomeno complesso come la violenza contro le donne. E’ fondamentale che tutte le istituzioni del territorio siano in grado di porre strategie attive di contrasto e sensibilizzazione, affinché nessuna si senta sola di fronte ad un fenomeno purtroppo in aumento, il più delle volte all’interno delle mura domestiche”.

Dati alla mano, l’assessore ha evidenziato come delle 64 donne che nel 2011 si sono rivolte al Centro antiviolenza provinciale “Parla con noi” (via Diaz 10, Pesaro, tel. 0721.639014), il 95% aveva subito violenze (sessuali, fisiche, psicologiche o economiche) dal partner, ex partner o persone di famiglia. Solo il 5% da colleghi di lavoro, conoscenti o estranei.

“Bisogna fare prevenzione e sensibilizzazione, diffondendo sempre più questi temi tra la popolazione. Le donne che subiscono violenze – ha detto ancora l’assessore Ciaroni - fanno fatica a parlare della propria situazione. Nei prossimi mesi partirà una nuova campagna di comunicazione: è necessario che tutte sappiano che, dietro le istituzioni, ci sono persone in carne ed ossa in grado di aiutare. Il nostro Centro antiviolenza, ad esempio, offre un supporto non solo psicologico ma anche legale per uscirne”.  

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