Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Affrontare l’attualità con i ragazzi, il valore del libro come accompagnamento alla crescita

Esperti di letteratura per l’infanzia, scrittori e psicoterapeuti, coordinati dalla giornalista Maria Grazia Capulli, hanno offerto indicazioni agli oltre 200 insegnanti partecipanti al convegno di “Adotta l’autore”

URBINO – Come affrontare le tematiche dell’oggi con i bambini e i ragazzi? Come parlare di argomenti difficili quali la morte, la guerra, la droga, il razzismo, la mafia, la disabilità, l’omossessualità? In una società dove da un lato i bambini sono tenuti sotto una sorta di campana di vetro da genitori spesso iperprotettivi, ansiosi e paurosi di tutto, dall’altro lasciati per ore davanti alla tv, assistendo ad una continua spettacolarizzazione della guerra e della morte che finisce col renderli indifferenti, i libri rappresentano un importante accompagnamento alla crescita per bambini e adolescenti. Non una medicina per la soluzione di tutti i problemi, ma un aiuto per riflettere e pensare a quello che succede intorno a noi. E’ questo il messaggio scaturito dal convegno “La contemporaneità nei libri per ragazzi” svoltosi ad Urbino, nell’Aula magna della facoltà di Magistero, in apertura del progetto “Adotta l’autore”, promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino con la collaborazione di vari enti (capofila la Comunità Montana Alto e Medio Metauro) ed il coordinamento dell’associazione culturale “Le foglie d’oro”.

La responsabile editoriale dei libri per ragazzi della Rizzoli Beatrice Masini, l’autore ed illustratore Antonio Ferrara, la psicologa e psicoterapeuta infantile Manuela Trinci e l’esperto di letteratura per l’infanzia Eros Miari, introdotti e coordinati dall’inviata speciale per la cultura del Tg2 Maria Grazia Capulli, si sono confrontati proprio sulla contemporaneità dei libri per ragazzi, dando importanti indicazioni agli oltre 200 insegnanti intervenuti all’incontro.
Dopo i saluti del delegato rettorale ai rapporti con il territorio dell’Università di Urbino Carlo Bo Sandro Boldrini, della responsabile area cultura e turismo della Comunità Montana Alto e Medio Metauro Monica Benedetti, dell’assessore alle Politiche educative del Comune di Urbino Gian Luca Marcucci e del vice presidente della Provincia e assessore alle Politiche culturali Davide Rossi (che ha evidenziato l’importanza di narrare determinati temi fin dall’infanzia e l’impegno dell’amministrazione provinciale a portare la cultura alle persone, pur in un momento economicamente difficile come questo), gli esperti hanno affrontato sotto varie sfaccettature il mondo dei ragazzi.

“Attraverso le storie passano i sentimenti – ha evidenziato Maria Grazia Capulli – e noi adulti abbiamo una possibilità enorme di appassionare i giovani”. Nell’evidenziare come la letteratura per ragazzi sia arrivata tardi in Italia, nella maggior parte dei casi dal 1987 (pur con qualche illuminata eccezione), Beatrice Masini ha sottolineato come occuparsi della realtà attraverso le storie sia un fenomeno ancora più recente, esploso soprattutto dal 2000. Quanto alle vendite, “i dati – ha spiegato – ci dicono che i ragazzi sono ottimi lettori, e tra essi, quelli tra gli 11 ed i 14 anni sono considerati i lettori forti, addirittura leggono più dei 35enni. Il mercato dei libri per ragazzi negli ultimi anni è stato infatti sempre in crescita”.

Antonio Ferrara si è soffermato sull’empatia che lo scrittore deve avere per parlare agli adolescenti. “Scrivere ed educare – ha detto – hanno un elemento in comune: una rinuncia al proprio ‘io’ affinché il personaggio del libro e l’allievo possano camminare con i loro piedi. Oggi siamo in presenza di adolescenti narcisi, cioè fragili e spavaldi. Nella scuola non c’è più il ‘patto’ tra genitori e insegnanti, i genitori sono diventati i sindacalisti dei figli e questo non li aiuta a crescere. I ragazzi vanno motivati, un elemento importante per l’insegnante è il carisma, la capacità di trasmettere entusiasmo per poter essere seguito”.

“Non si capisce come mai – ha evidenziato Manuela Trinci – molti genitori abbiano paura di affrontare con i bambini alcuni argomenti come la malattia e il lutto. Ma il male e la sventura esistono, il nostro compito è quello di farli arrivare con delicatezza, con l’empatia a capire le cose, facendo conoscere ma al tempo stesso dando speranza. Invece molti genitori trattano i bambini come cuccioli d’oro, esaltandoli e vezzeggiandoli, al punto da farli diventare una sorta di Messia che tiene in mano le sorti della famiglia”.   

Eros Miari, che ha tenuto un interessante reading, ha evidenziato come un libro che affronta i temi della contemporaneità stimoli nel piccolo lettore la riflessione su ciò che è e ciò che lo circonda. “L’aspetto importante non è tanto la capacità del libro di raccontare la contemporaneità, ma quella di suscitare domande”.
Nella sessione pomeridiana gli insegnanti hanno avuto l’opportunità di partecipare a corsi monografici, workshop e laboratori con gli esperti.

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