Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“Adotta l’autore”, al Teatro Sperimentale di Pesaro oltre 250 insegnanti ed educatori “Dalla parte delle bambine”

Obiettivo della decima edizione: contrastare gli stereotipi nei confronti di bambine e bambini ancora presenti nella società, a scuola, in famiglia e nei libri di testo, proponendo modelli positivi

PESARO – Nel suo decimo anniversario, il progetto “Adotta l’autore” è tornato a Pesaro, presentando agli oltre 250 insegnanti ed educatori accorsi al Teatro Sperimentale, il tema di quest’anno, “Dalla parte delle bambine”, con l’obiettivo di individuare e contrastare gli stereotipi di genere ancora presenti nei confronti di bambine e bambini nella società, nella famiglia, nella scuola e persino nei libri per l’infanzia. Dai giocattoli al linguaggio (spesso sessista, in particolare nei social network), dai modelli familiari ai messaggi veicolati dai media, dal cinema e dalla tv, è un dilagare di stereotipi che possono essere superati solo proponendo modelli alternativi, in particolare nella letteratura per l’infanzia. Ecco allora che, attraverso l’adozione di oltre 50 autori e la lettura in classe dei loro testi, i circa 400 insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia che hanno aderito al progetto ed i loro studenti (dai 7.000 ai 10.000 quelli coinvolti) si doteranno di tutti gli strumenti utili a “decostruire” il retaggio culturale, le discriminazioni nel linguaggio, l’influenza delle immagini nei libri, individuando esempi positivi rispettosi della crescita.

“Gli insegnanti – ha detto l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Domenico Papi in apertura del convegno – hanno un ruolo fondamentale, perché sono la benzina che mettono nei motori dei ragazzi. Questa iniziativa sta dentro la scuola, ma va oltre la scuola: il libro ci accompagna per tutta la vita, la lettura è un momento con noi stessi, ci costringe alla riflessione per poi riprendere il percorso delle relazioni”. 

Il progetto, portato avanti in questi anni dalla Provincia (assessorato alla Cultura) con il coordinamento dell’associazione culturale “Le foglie d’oro”, si arricchisce ora del patrocinio del Ministero della Pubblica istruzione attraverso l’Ufficio scolastico provinciale, nonché della collaborazione della casa editrice “Settenove” e dell’associazione “Percorso Donna”, entrambe impegnate nel contrasto alla discriminazione e alla violenza di genere. “Il tema di questa edizione – ha detto Chiara Agostinelli portando i saluti della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Carla Sagretti – è centrale nell’educazione dei nostri giovani fin dall’infanzia. La scuola ha un ruolo fondamentale perché è qui che si crea il primo rapporto costante tra bambine e bambini, è qui che si fa educazione e si aiutano i giovani a capire la loro strada ed è sempre a scuola che si trasmette la cultura. I docenti devono dunque avere gli strumenti per contrastare gli stereotipi, che interferiscono nel destino individuale dei giovani”.

Un ruolo di primo piano nel progetto è stato assunto quest’anno dal Comune di Pesaro. Al riguardo, l’assessore alla Cultura Daniele Vimini ha definito Adotta l’Autore “un patrimonio importantissimo” ed un elemento strategico per i percorsi avviati nelle scuole. “In questa fase di trasformazione delle Province, dovremo studiare tutti insieme delle forme per valorizzare questa rete”.

Preceduto dalla lettura scenica di Lucia Ferrati della “Storia di Geltrude bambina” (dal IX capitolo dei Promessi Sposi che presenta la monaca di Monza ed il suo destino già segnato), il convegno ha visto susseguirsi numerosi esperti, coordinati dall’editrice di “Settenove” Monica Martinelli: dalla vice presidente dell’associazione “Scosse” di Roma Sara Marini (che ha parlato del progetto “La scuola fa la differenza” avviato con maestre di nidi e scuole dell’infanzia e dell’Osservatorio sulla letteratura per l’infanzia da cui è nato un catalogo on line) agli psicologi e psicoterapeuti Nadia Muscialini e Stefano Reschini (che si sono soffermati sul libro “Di pari passo” e sul percorso educativo che ne è derivato nelle scuole secondarie di primo grado, ideato dal Centro soccorso Rosa di Milano), da Antonio Ferrara e Filippo Mittino (il primo scrittore e illustratore, il secondo psicoterapeuta, autori del libro “Scappati di mano”, che propone storie di adolescenti nella difficile fase della crescita) all’esperta di letteratura per l’infanzia Sonia Basilico (sull’importanza di “tracciare la rotta”, affinché i più piccoli abbiano esempi positivi e privi di stereotipi nella costruzione del sé),  da Irene Biemmi (che ha parlato del “Codice di autoregolamentazione per gli editori” elaborato dal progetto “Polite”, pari opportunità nei libri di testo, disatteso dai più), fino alle operatrici dell’associazione “Percorso Donna” di Pesaro Valentina Corinti e Francesca Ceccarelli (che si sono soffermate sull’esperienza nelle scuole attraverso percorsi di educazione all’affettività: contrasto dei luoghi comuni, lettura critica della cronaca quotidiana trasmessa dai media, lotta agli stereotipi di genere e sviluppo di una sensibilità specifica sull’uso sessista del linguaggio, soprattutto dei social network).

Nel pomeriggio, insegnanti ed educatori hanno partecipato ai vari  workshop proposti al Teatro Sperimentale, nei Musei civici di Pesaro e nelle sale della Provincia: “I sentieri di Cappuccetto Rosso” (a cura di Sara Marini, Elena Fierli e Giovanna Lancia), “Cento libri per crescere liberi” (tenuto da Sonia Basilico), “Riccioli d’oro e capelli a spazzola – Illustrare liberi dalle briglie degli stereotipi” (a cura di Massimiliano Di Lauro), “La libertà di pensiero come antidito agli stereotipi” (di Nadia Muscialini e Stefano Reschini), “Parole virtuali sofferenze reali” (Valentina Corinti, Francesca Ceccarelli e Monica Martinelli) e “Le parole per dirlo – Nominare le emozioni” (a cura di Antonio Ferrara e Filippo Mittino).

torna all'inizio del contenuto