Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Nicoletta Giorgetti

“A Fano si inneggia al fascismo, intervenga lo Stato”

Ucchielli scrive al ministro dell’Interno dopo gli eventi di discriminazione razziale di “Forza Nuova”

PESARO. E’ una forte preoccupazione quella che ha spinto il presidente della Provincia, Palmiro Ucchielli, a scrivere con urgenza al ministro dell’Interno, Giuliano Amato.

Al centro dei pensieri di Ucchielli e della lettera, “le iniziative di razzismo di estrema destra messe in atto da sedicenti gruppi di Forza Nuova nella città di Fano”.

A quanto pare, “ormai da qualche tempo – scrive Ucchielli – la cittadinanza di Fano assiste attonita ad eventi, inscenati da un’associazione sedicente Forza Nuova, che istigano palesemente alla discriminazione e all’odio razziale: tutto questo ci preoccupa moltissimo, essendo Fano la seconda città della provincia”.

Fatti gravi che hanno spinto Ucchielli a richiedere al ministro Amato “una forte attenzione al nostro territorio, non abituato ad iniziative come queste che inneggiano al partito fascista, vietato dalla Costituzione”.

Non è tutto, poiché “sembra – incalza Ucchielli – che, nelle prossime settimane, vi sia l’intenzione di organizzare un raduno nazionale che potrebbe sfociare in un vero e proprio turbamento dell’ordine pubblico dell’intero territorio provinciale e di una comunità, quella di Fano, sino ad oggi tranquilla e serena”. Dunque “la Provincia di Pesaro e Urbino, nel porre la massima attenzione al fenomeno, sollecita tutte le forze democratiche dello Stato, le istituzioni, i partiti, le associazioni e i sindacati a non sottovalutare il diffondersi di tali fenomeni, appendici ingiustificabili di una realtà che seminò soprusi, deportazioni e stragi nelle nostre comunità”.

Per rafforzare il messaggio e “ribadire i valori della Costituzione, minacciati da nuove espressioni politiche che richiamano direttamente all’odio razziale e allo scontro tra civiltà”, il presidente Ucchielli ha convocato un incontro, martedì 6 febbraio alle 11, a cui sono invitati il presidente del Consiglio provinciale, i capigruppo, i segretari provinciali dei partiti, quelli di Cgil, Cisl e Uil, e il presidente del Comitato provinciale dei partigiani.

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