Il Consiglio dei Ministri con Delibera del 25-07-2008 ha impugnato la L.R. n. 11/2008 che, nel suo articolo unico, contiene una interpretazione autentica dell'articolo 2 della legge regionale 29 ottobre 2004, n. 23 recante "Norme sulla sanatoria degli abusi edilizi" ; la legge regionale n. 11/2008 afferma infatti che i vincoli previsti dalle norme statali impediscono la sanatoria delle opere abusive soltanto qualora comportino inedificabilità assoluta e siano stati imposti prima dell'esecuzione delle opere.
La norma statale a cui si riferisce il provvedimento regionale è il decreto legge n.269/2003, come convertito con L. 24 novembre 2003, n. 326.
Nella delibera di impugnativa si osserva in primo luogo che la legge regionale si autoqualifica come norma di interpretazione autentica, ma che ciò è illegittimo in quanto l'interpretazione di disposizioni statali può essere disposta solo ad opera di leggi statali.
In secondo luogo che la norma regionale consentendo la sanabilità di opere abusive ricadenti anche in aree vincolate qualora non comportino inedificabilità assoluta, viola la norma statale di principio invadendo la competenza esclusiva statale in materia di tutela dei beni culturali e paesaggistici, di cui all'articolo 117 , comma 2, lettera s) Cost.
La legge regionale è stata quindi impugnata ai sensi dell'articolo 127 della Costituzione.
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