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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Ricci al ministro Cancellieri: «Rivedere ancora patto di stabilità e tagli ai territori»

Il presidente alla Conferenza Stato-città ed autonomie locali, debutto con rilancio sulle emergenze

PESARO – Appena nominato all’interno della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, Matteo Ricci debutta nell’organismo con il rilancio davanti al ministro Annamaria Cancellieri. «Ho sollevato il nodo delle emergenze degli enti locali», chiarisce uscendo dal vertice nella sede del ministero dell’Interno. Poi va nel dettaglio: «Ho ribadito la necessità di rivedere ancora il patto di stabilità e i tagli alle amministrazioni locali. In primis su strade e scuole, dove l’allarme manutenzioni è stato già lanciato da tempo. E la situazione è critica». Secondo il presidente, «il Paese è fermo e sempre meno sicuro: occorre ripartire da queste emergenze. E speriamo che il nuovo governo lo faccia». Anche perché «tagliare risorse agli enti locali ha creato un enorme problema economico. Ora tutti hanno capito che in questo modo i territori, non pagando più nessuno e non facendo più mezzo lavoro, hanno contribuito alla recessione. Fortunatamente nell’ultimo decreto c’è una prima inversione di tendenza: importante ma non ancora sufficiente. Serve dare ossigeno alle imprese». Va avanti il presidente: «Affrontare con serietà il tema degli enti locali significa discutere di crescita, investimenti e tenuta dello Stato sociale. Anche per questo il Paese deve ripartire dai suoi amministratori. E’ un discorso che vale per tutte le forze politiche. L’Italia si salva solo se dà un ruolo nuovo agli amministratori locali». Secondo Ricci, i sindaci saranno determinanti nei prossimi mesi per «individuare la rotta giusta»:  «Negli ultimi 4 anni – osserva - sono stati in prima linea a fronteggiare la crisi. La conoscono meglio di altri e magari possono dare soluzioni per uscirne. Si sono confrontati con risorse calanti e bisogni crescenti e possono diventare un elemento autentico di rinnovamento del Paese».

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